Zuppa patate e carote con funghetti saltati e formaggio di capra con pancetta croccante e erbette provenzali
Tempo di preparazione: 60 min.
Difficoltà: psicologicamente elevata.
All’atto pratico, abbastanza semplice.
La zuppa
patate e carote, dopo il Gulash e la tartare di cervo rappresenta un altro
passo verso la rimozione del trauma.
Di
ritorno da scuola, giovane studente affamato, mentre l’ascensore si arrampicava
fino al quinto piano per raggiungere il nostro appartamento, venivo pervaso da
stuzzicanti profumi che dalle case italiche si liberavano nei pianerottoli di
quel rispettabile (e a dire il vero, un tantino inspiegabilmente pretenzioso)
condominio. Profumi che raccontavano di cannelloni fatti in casa, spezzatini di
vitello con purè, fettine panate,
polpette al sugo, gnocchi al ragu’, sgaloppine al limone e pollo al forno.
Tutti piatti preparati da zelanti mamme per soddisfare gli appetiti e i gusti
ancora un po’ rozzi di studentelli nell’età dello sviluppo.
Non
venivano mai da casa mia. Quello che mi attendeva una volta varcata la soglia
di casa, era tutto ciò che un tredicenne affamato e con problemi di crescita
ipertrofica non vorrebbe mai trovare di ritorno da scuola. Tra tutti i
minestroni, le zuppe, le insipide paste e quello che potremmo semplicemente
riassumere come il risultato di un approccio funzionale all’alimentazione di
una mamma tedesca, c’era un intruglio che più di tutti e più intensamente ho
detestato e che, in fin dei conti, li riassume tutti: lei, il terrore di tutti
gli adolescenti affamati, il grinch
delle cucine mediterranee, la nemesi della ciccia panata, la kartoffelsuppe.
Il lato
positivo della vicenda, allora piuttosto oscuro, è stato che per colmare
quell’enorme vuoto che mi portavo appresso, un vuoto posizionato all’incirca
all’altezza dello stomaco, ho dismesso i panni dello studentello affamato per
indossare una parannanza da massaia e un cappello da cuoco. Come si dice in
questi casi, ho fatto di necessità virtu’. Ed è stato da lì che è cominciato
tutto. I’m moving on.
Trattandosi
di una zuppa in cui patate, carote e porri vengono lessati insieme, senza
alcuna passione e senza alcuna cura del dettaglio, non è stato facile e
immediato renderla golosa e accattivante.
Per i funghetti saltati: scaldate una padella anti-aderente.
Aggiungete un cucchiaio d’olio e a fuoco molto vivo fate saltare i funghetti
tagliati per lungo. Dopo due-tre minuti, tireranno fuori la loro acqua: a
questo punto, scolateli su un colino a maglie strette e raccoglietene l’acqua
in una bacinella. Ora è il momento di rimetterli in padella e insaporirli:
aggiungete burro, sale, pepe, timo, rosmarino, aglio e scalogno. Dopo pochi
minuti, saranno pronti. L’acqua utilizzatela per insaporire le patate e le
carote.
Per il formaggio caprino: prendete quelli rotondi venduti
singolarmente anche al supermercato, quei fromage
de chèvre che fanno tanto crottin,
e impigiaminateli (voce del verbo impigiaminare) con la pancetta, tesa o
arrotolata che sia. Mettete in forno e fate quasi squagliare. Provvedete anche
a mettere in forno della pancetta da sola che userete per l’impiattamento.
Consiglio del Sommelier: zuppa patate e carote con
funghetti saltati e formaggio caprino con erbette provenzali e pancetta
croccante è un piatto sapido, cremoso, aromatico e succulento. E anche
caloroso. Consiglio quindi un vino rosso a temperatura ambiente. In un recente
viaggio a Bordeaux, ho imparato alcune cosine interessanti sull’enologia
locale, soprattutto che i disciplinari sono deliberatamente complicati e che il
tannino del Merlot è più morbido di quello del Cabernet. Vista la situazione
quindi, vi consiglio un Merlot d’annata e se alla fino la cosa risultasse un
po’ fiacca, sappiate che, con i vini francesi, è soprattutto un’esperienza
intellettuale.
In ogni
caso,
Mahlzeit!
....questo silenzio corale dovrebbe dirtela "grossa"...vabbé famo sto' sforzo...rompo io il ghiaccio. Il trauma post adolescenziale ricondotto per la "vecchia" tromba delle scale...ha fatto sì che con questo "piattino" non ti sei fatto insomma, mancare proprio nulla...gololosissima!!!!..altro che il ciccione stramazzato sul piatto di "seven"
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