Spiedini di pollo
Tempo di preparazione: 40
min.
Difficoltà: facile
Segreto: Hostel
Eh sì, perché proprio nel film di Roth sembrava di
essere capitati, o meglio, nel suo spin-off
alimentare.
Dall’esterno sembrava il posto adatto per avere un
pasto corroborante e privo di sorprese: si affacciava direttamente sul corso
principale, esponendo diligentemente il menù, poggiato su di un solido leggìo. Nessuna
foto dei piatti principali- tra i quali fortunatamente non comparivano ne’gli
“Spaghetti bolognese” e ne’ la pizza al salmone. Si auto-dichiarava una locanda
classica, uno di quei posti che durano grazie all’affidabilità’ ed alla qualità
media. Entrandovi si aveva la sensazione di poter ottenere quello che si
cercava, rassicurati dal legno scuro che rivestiva tutto il suo interno e
dall’atmosfera sostanzialmente ma non esageratamente turistica. Proprio per non
sbagliarci, ordinammo le specialità della casa: zuppa di cipolle e spiedini di
pollo.
Tralasciando per un attimo la zuppa di cipolle, terribile fu lo sgomento nel vedere il cameriere incedere incerto sostenendo un pesante tagliere di legno su cui si ergeva un arco di ferro dal quale pendevano inquietanti i cadaveri dei nostri spiedini di pollo. Tutto era stato solamente- e malamente – fritto, compreso il tagliere e la sua ghigliottina di ferro. I bocconcini di pollo- avvolti da un improbabile bacon – esploravano nuove frontiere dell’unto e del mosciame. Sotto di loro, sulla base del tagliere, enormi tocchi di zucchine crude chiedevano soltanto di essere gettati via. Una cipolla intera, cruda, come una pietra miliare garantiva che sì, quello era proprio un pranzo di merda. D’altronde, avete mai sentito di qualcuno che sia andato a Bratislava per mangiare?
Preparate i vostri bocconcini
tagliandoli al coltello direttamente dai petti ed infilateli sugli spiedini
alternandoli con rondelle di zucchina, strati di cipolla e triangoli di
peperone. Passateli nell’olio e nel sale, speziateli con curry abbondante ed
adagiateli nella teglia. Infornate a circa 220 gradi e controllate l’andamento,
avendo cura di girarli ogni 10-15 minuti. Se usate spiedini di legno, bagnateli
in anticipo per evitarne la combustione. Completate la cottura con un 7-8
minuti di grill. In tutto ci vorranno 35-40 minuti.
Fatto. Niente di piú semplice, ci
vuole proprio un’intelligenza diabolica per rovinarli. Il difetto di questo
piatto semplicissimo è che tende ad asciugarsi: potete ovviare in due modi,
nessuno dei quali esclude l’altro. Il primo è la fantomatica marinatura -nello
yogurt bianco con aggiunta di curry- che conferirà ai vostri spiedini un tocco
tandoori ma impone la programmazione di un piatto che invece si presta a
piacevoli improvvisazioni. La seconda è la preparazione di una piacevole
salsetta fresca allo yogurt tipo tsaziki – a cui non ho dedicato ancora un post
specifico –che sempre a base di yogurt è: con l’aggiunta di aglio e cetriolo e
in certi casi, menta.
Ricordatevi di accompagnare gli spiedini con del riso
bianco bollito tipo basmati, che peraltro contribuirà ad asciugare ulteriormente
il risultato finale.
Consiglio del Sommelier: gli
spiedini di pollo sono un piatto semplice, che non necessita di particolari
alchimìe per essere lavato via dal palato. Va benissimo quindi la birra, o la
gazosa, magari mischiata al vino bianco. In ogni caso,
Chuť k jedlu!
Il pollo è il "confort food" dell'intera umanità (è praticamente diffuso e consumato in tutto il mondo - molto più di quanto non lo sia in Italia). Quando il posto non ti ispira tanta fiducia (capita spesso all'estero o sull'aereo) si sceglie qualcosa impossibile da cucinare male si sceglie il pollo. Quando vuoi mangiare sano si sceglie il pollo. Quando vuoi sbrigare una cena senza sporcare troppe pentole si sceglie il pollo...
RispondiEliminaDevo dedicargli un post :)
Beh, dai... vi siete fatti fregare! Ma io non sono mai stata a Bratislava e probabilmente mi farei fregare anch'io. In compenso ho cercato di mangiare una pizza a Budapest (sì, lo so, la pizza all'estero... però è da considerarsi un piatto internazionale e quella sera tutti i locali erano chiusi) ed è stata un'esperienza traumatizzante (al posto del pomodoro usano il ketchup; tutto dire, no?).
RispondiEliminaI tuoi spiedini invece sembrano perfetti e lo sono sicuramente, se si legge l'esecuzione (quel tocco "indiano" mi ispira assai). Aspettiamo anche il tuo tzatziki del quale parlavo proprio ieri con uno degli operai girellanti per casa (dello tzatziki in generale, non del TUO. Lui è un turco; anche loro usano questa salsa che assume, però, un nome impronunciabile).
Hai visto? Per il mio tiramisù ho utilizzato un'altra delle mie posatine di plastica... bella no? ;))
Ciao, un abbraccio