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Tartare di cervo






M"Ti ricordi quando eravamo bambini?"

F"Sì, beh?"

M"Ti ricordi di quella volta che insieme a mamma e papà abbiamo preparato gli gnocchi?"

F"Sì, me lo ricordo."

M" E ti ricordi che giorno era?"

F"Forse era una Domenica"

M "Sì, era una Domenica. Abbiamo preparato gli gnocchi e ci siamo seduti a tavola, tutti insieme. E ti ricordi poi cosa è successo?"

F" Sì che me lo ricordo. Papà ci ha detto che lui e la mamma dovevano parlarci di una cosa."

M"Sì, che papà doveva andare a Milano per lavoro e ci sarebbe rimasto per un po’ e che nel frattempo dovevamo fare i bravi e prenderci cura della mamma."

F "In attesa che tornasse e potessimo stare di nuovo tutti insieme"

M "Allora tu ti sei arrabbiata tantissimo e hai detto che non volevi che papà andasse a Milano. Allora papà, invece di uscire e andare al circolo come tutte le Domeniche ha detto che finiti gli gnocchi ci avrebbe portato al cinema. Te lo ricordi?"

F "Certo che me lo ricordo. Abbiamo preso la sua Mercedes e siamo andati al Fiamma, vicino via Veneto… "

 M"E poi siamo entrati al cinema e siamo saliti sul soppalco e ci siamo seduti uno vicino all'altra e lui si è messo una fila dietro."

F"Sì e quando è finito il primo tempo ci ha comprato le bomboniere e la Fanta"

M "E il film, il film te lo ricordi?"

F "Come potrei non ricordarmelo? È stato praticamente il trauma più importante della mia infanzia..."

M "Ti ricordi quanto hai pianto? Sei stata chiusa in camera per due giorni e hai pianto tutte le lacrime del mondo e quando sei uscita finalmente...

F"Papà non c'era più"

M "Proprio così. Papà non c'era più.”

F "E non è più tornato da Milano e lui e la mamma non sono più stati insieme"

M "E il film, Agata? Te lo ricordi?"

F"Certo. Era Bambi. "

M "Proprio così, Bambi. E sai cosa ho fatto ieri con Bambi?"

F "No, cosa hai fatto?"

M "La tartare. Ci ho fatto la tartare."



Tempo di preparazione: 20min.

Difficoltà: media

Segreto: in punta di coltello.

Un filetto di cervo da 150 grammi soddisferà a malapena le voglie di due persone. Andrà bene come antipasto, se invece e’ vostra intenzione proporlo come secondo piatto, ci vorranno 150 grammi a testa. Trattandosi di un’operazione quasi scientifica, contravvenendo a quanto di solito faccio, ecco la lista degli ingredienti per 150 grammi di filetto di cervo:

mezza cipolla rossa tagliata finemente al coltello

capperi sotto sale dissalati e tritati

poche gocce di limone filtrato

due-tre gocce di Tabasco

mezzo cucchiaino di salsa Worcester

mezzo cucchiaino di senape

abbondante olio d’oliva extra

sale e pepe

un tuorlo d’uovo crudo

eventualmente: erba cipollina e/o prezzemolo (io non ce li ho messi, non li avevo)

Piccola nota. Consumare carne cruda può non essere salutare. La cottura, oltre a renderla più buona (non sempre) e più digeribile, ha anche l’effetto di decontaminare la carne dai batteri. Così come col pesce, potete fare un abbattimento casalingo mettendo il filetto di cervo nel congelatore- bene avvolto da una pellicola trasparente- per 48 ore e lasciarlo poi scongelare lentamente in frigorifero. Non dimenticate di lavare la carne con acqua e di asciugarla prima e dopo quest’operazione.

Procedete così: affettate per lungo il filettodi cervo come se doveste ricavarne delle fette. Come se fosse un prosciutto. Per renderle più sottili potete batterle usando la lama del coltello sul versante piatto. Da ogni fetta ricavate delle striscioline. Tagliate le striscioline in tanti piccoli pezzettini e poi lavorate il tutto con la punta del vostro coltello migliore, quello da cento euro per intendersi. Se non ce l’avete, beh, allora lasciate perdere la tartare di cervo e andate al ristorante a spendere i cento euro che avreste dovuto investire nel coltello di fiducia. Dateci dentro finché la consistenza finale non sia diventata spalmabile. I primi due ingredienti  da aggiungere sono il limone insieme al sale. Mescolate e lasciate che il limone agisca e poi proseguite con tutti gli altri, mescolando e schiacciando con una forchetta.

Consiglio del Sommelier: pur avendo già detto della tartare e del suo legame con lo Champagne, stavolta ho assecondato un’altra delle mie dipendenze, quella per il Malbec, vitigno straordinario, in questo caso francese, un Cahors dello Chateau Haut-Monplaisir del 2009. L’abbinamento non è impossibile, il segreto è l’olio d’oliva che si fa abbracciare dal tannino nobile e ci salva dal sentore metallico.

Enjoy it!














Commenti

  1. NOOOOOOO...Stavo per piangere, stava spuntando la lacrimuccia e poi... mi veniva da ridere ma non sapevo se farlo :))) Comunque perfetta questa tartare, mi sembra molto equilibrata.

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  2. Il prossimo piatto potrebbe essere il Tippete ripieno o un bugs bunny alla cacciatora,sempre conigli sono!

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    Risposte
    1. Oppure un Donald Duck all'arancia!

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    2. Qui mi fermo,uccidere Paperino equivale a suicidarsi!

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  3. A me l'uovo crudo nella tartare non piace: rende la carne viscida e ne attenua il sapore ferroso, facendola assomigliare ad un omogeneizzato. La carne cruda è roba da duri: se è fresca si deve poter sentire anche nella consistenza. Ho detto.

    RispondiElimina

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