Scrippelle in brodo (o 'mbusse)
Tempo di preparazione: 60 minuti
Difficoltà: alta
Segreto: accento circonflesso.
La differenza tra le crêpes e le scrippelle
sta soprattutto nell'accento circonflesso. Quella cosa che una brava maestra
delle elementari definirebbe, nel descriverla a un bambino, come un cappellino
su una vocale. In realtà, chi ha studiato il francese - non si sentano esclusi
da questo insieme quelli che l'hanno effettivamente provato a studiare a scuola
- sa che dove in francese c'è un accent
circonflêsse, in italiano è lecito
attendersi una s. È così infatti che la fenêtre
diventa la finestra, il maître il
maestro, la fête la festa, la tête la testa, la pâte la pasta e, via circonflettendo, le scrippelle le crêpes. Le scrippelle in 'mbusse sono un
piatto tipico abruzzese, a riprova del fatto che la suddetta cucina è,
contrariamente da quanto percepito a livello di immaginario collettivo e, va
detto, erroneamente suggerito da sagre dai roboanti intenti come la sagra
dell'arrosticino di pecora o della salsiccia di fegato, una cucina estremamente
raffinata.
Il segreto delle scrippelle in brodo, più
cafonamente chiamate scrippelle 'mbusse, è tautologicamente nelle
screppelle.
Per 15 scrippelle (3/4 porzioni), procedete
così per preparare la base:
A 200 grammi di farina finemente setacciata
aggiungete 400ml di acqua e 200 di latte (i puristi andrebbero solo ad acqua,
ma il latte gli dá quel brivido in più ).
Mescolate aiutandovi con il minipimer o un
mescolatore da dolci fino ad ottenere un composto totalmente privo di grumi.
Aggiungetevi tre uova precedentemente appena sbattute. Terminate l'amalgama. Il
composto deve risultare piuttosto liquido. Fate riposare in frigo una
mezzoretta.
Prendete la vostra padellina da 24 cm di
diametro di riferimento (anti-aderente, da crêpes o di ceramica che sia) e
ungetene il fondo con una pezzetta di carta bagnata nell'olio d'oliva. Fatelo
solo dopo aver scaldata la padella a sufficienza. Versate mezzo mestolo e
girate il liquido con movimento polsiforme in modo che si distribuisca
uniformemente sul fondo della padellina da 24 cm di diametro. Il mezzo mestolo
rappresenta un'unità di misura solo apparentemente approssimativa ( soprattutto
per coloro i quali sono a digiuno di mestolometrìa) e sta ad intendere un
quantitativo tale da produrre una scrippella il più delicatamente sottile
possibile. Per rigirare la scrippella, staccatela delicatamente con l'uso di
una spatola in silicone e fatela roteare in aria con movimento polsiforme
oppure con l'aiuto di una spatolona.
Raccogliete le scrippelle impilandole una
sopra l'altra e lasciatele riposare.
Per il brodo: ho preparato un brodo di pollo
biologico con la pentola a pressione. Mettete tutti gli ingredienti a freddo,
cipolla sedano e carota, sale, erbe aromatiche (vedi rosmarino e timo),
facoltativa una patata (che colora di scuro il brodo, cosa non raccomandabile
per un piatto raffinato come come le screppelle in bussa). In questo caso mi
sono divertito ad aggiungere un porro. Versate circa un litro di acqua, sigillate
e fate andare a pressione per venti
minuti. Il brodo di pollo è sufficientemente delicato da non richiedere
filtratura.
Servite immediatamente.
Consiglio
del Sommelier: scrippelle 'mbusse è un piatto
sapido, con tendenza dolce, succulenza e buona consistenza. Trattandosi di un
piatto delicato, che puo’ anche rappresentare l’inizio di un percorso
degustativo, eviterei di aprire la bottiglia si Sassicaia del ’95 lasciate a
marsalare in cantina, ma andrei su qualcosa di piu’ garbato. Io ci ho bevuto un
Muskateller Giallo (Gelber) del 2012.
Il Muskateller e’ un vino aromatico che viene usato anche per etichette TBH
(oltre al Riesling) e Spatlese, vino da dessert quindi. Anche nella versione
Trocken il sentore dolce rimane evidente, bene annunciato dall’olfattiva, pieni
di sentori floreali (acacia, miele di Castagno) e fruttati (Mela gialla), che
ben si accompagnano con le scrippelle, un altro piatto ben rappresentato nella
sua versione “dolce”.
In ogni caso,
Malhzeit!
Se dove ci sta l'accento circonflesso di solito in italiano c'è una S non dovrebbero chiamarsi crespelle?
RispondiEliminaDifatti, screppelle e' la versione abbruzzese di crespelle, il termine italiota per riferirsi alle crepe
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