Spaghetti bottarga e puntarelle
Tempo di preparazione: 15 min.
Difficoltà: Media
Segreti: Bottarga nel Freezer, Acqua di cottura
Si tratta di un piatto eccezionale, molto poco cucinato ma che necessita di un buon manico. Mettete abbondante bottarga di muggine una mezzoretta prima nel congelatore. In questo modo si indurirà e quando andrete a grattarla verrà giù bella granellosa. Prendete una tazzina da caffè e metteteci del buon olio d'oliva e aggiungetevi uno spicchio d'aglio sbucciato. Le puntarelle compratele già pulite e mondate. Avrete bisogno anche di una piccola spolverata di pecorino.
Per gli spaghetti, e la pasta lunga in genere, io scelgo De Cecco. Se avete dentro casa altro, qualcosa magari di artigianale rimediato, andrà bene ugualmente, altrimenti non garantisco.
Tenetevi una tazza di acqua di cottura abbondante, raccolta poco prima di scolare- sarà così più ricca di amido.
Scolate molto al dente e ributtate immediatamente in pentola assieme all'acqua di cottura. Mantenete sul fuoco alto fino a che l'amido della pasta non comincia a formare la sua cremina. Aggiungete metà bottarga grattuggiata,le puntarelle, il pecorino e l'olio doliva. Continuate a mantegare per qualche secondo e poi togliete dal fuoco.
Impiattate e spolverate la restante bottarga direttamente sui piatti.
Servire caldissima!
Consiglio del Sommelier: ottime le bollicine, un Berlucchi, magari rosèe o un Franciacorta. Altrimenti va benissimo un Vermentino di Gallura- fate voi per rapporto qualità prezzo molto bene il Funtanaliras oppure il Mancini.
Difficoltà: Media
Segreti: Bottarga nel Freezer, Acqua di cottura
Si tratta di un piatto eccezionale, molto poco cucinato ma che necessita di un buon manico. Mettete abbondante bottarga di muggine una mezzoretta prima nel congelatore. In questo modo si indurirà e quando andrete a grattarla verrà giù bella granellosa. Prendete una tazzina da caffè e metteteci del buon olio d'oliva e aggiungetevi uno spicchio d'aglio sbucciato. Le puntarelle compratele già pulite e mondate. Avrete bisogno anche di una piccola spolverata di pecorino.
Per gli spaghetti, e la pasta lunga in genere, io scelgo De Cecco. Se avete dentro casa altro, qualcosa magari di artigianale rimediato, andrà bene ugualmente, altrimenti non garantisco.
Tenetevi una tazza di acqua di cottura abbondante, raccolta poco prima di scolare- sarà così più ricca di amido.
Scolate molto al dente e ributtate immediatamente in pentola assieme all'acqua di cottura. Mantenete sul fuoco alto fino a che l'amido della pasta non comincia a formare la sua cremina. Aggiungete metà bottarga grattuggiata,le puntarelle, il pecorino e l'olio doliva. Continuate a mantegare per qualche secondo e poi togliete dal fuoco.
Impiattate e spolverate la restante bottarga direttamente sui piatti.
Servire caldissima!
Consiglio del Sommelier: ottime le bollicine, un Berlucchi, magari rosèe o un Franciacorta. Altrimenti va benissimo un Vermentino di Gallura- fate voi per rapporto qualità prezzo molto bene il Funtanaliras oppure il Mancini.
il pecorino mi mancava, voglio provarla subito! anche la bottarga in frigo è una bella dritta, domani la provo e poi commento...
RispondiEliminadario
Su internet si trova veramente di tutto sull'argomento, c'è anche chi consiglia di ripassare le puntarelle e la bottarga in padella...abominio!
RispondiEliminaEccezionale. Sulla pasta de cecco ho qualche riserva, non e' piu' come una volta....
RispondiEliminanon ho mai ben capito se la bottarga di tonno è utilizzabile come quella di muggine.Puoi svelarmi le differenze? Gaetano
RispondiEliminaGaetano:
RispondiEliminaLa bottarga di tonno è più delicata e di consistenza leggermente più morbida, oltre che generalmente meno pregiata, di quella di muggine, che altro non è che il cefalo. Con la pasta non l'ho mai provata. L'ho vista usare invece in insalata proprio con le puntarelle, insieme a sale, limone, aglio ed olio, in sostituzione delle classiche acciughe sotto sale o sott'olio, con ottimi risultati peraltro.
Spero di averti dato un contributo!
La bottarga di tonno,considerata comunque una"delicatesse",era una volta un piatto
RispondiEliminapovero, consumato in Sicilia ed in Nord Africa,zone di tonnare,tagliata a fettine molto sottili con un filo di olio d'oliva.
Marcello